Già gli antichi egizi, molto attenti alla cura del corpo, utilizzavano l’allume per deodorare prima di cospargere oli profumati, mentre in Cina si ricorreva direttamente a questi ultimi, quindi cura senza prevenzione. Nel XVIII secolo si inizia a parlare di deodoranti veri e propri, non appena dallo studio delle ghiandole sudoripare emerge la presenza dei batteri e si sceglie di combatterli riducendo l’umidità di cui si nutrono per ridurne lo sviluppo: a tal fine viene impiegata l’ammoniaca, ma l’elevato tasso di infiammazioni cutanee non la rende ideale per questa funzione.
Il primo deodorante vero e proprio nasce negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento e contiene per la prima volta lo zinco; è talmente efficace che in breve viene commercializzato su larga scala e ancora oggi viene usato in Gran Bretagna.
La versione a sfera nasce invece nel 1940 ad opera di Helen Barnett Diserens, che trae ispirazione dalla penna a sfera per creare un prodotto pratico e comodo da utilizzare.
Intorno agli anni cinquanta fa la sua comparsa nella composizione chimica del prodotto il cloruro di alluminio, che sarà assunto in pianta stabile tra i componenti di base dei moderni deodoranti, e nei fertili anni Sessanta arriva anche il deo spray. Enorme il successo di questa versione, nonostante i richiami alla conservazione dell’ozonosfera che sembra danneggiare enormemente: la praticità di coniuga alla modernità, la protezione dal cattivo odore si lega alla profumazione delle aree delicate.
Il deodorante si declina nel tempo come cosmetico fondamentale, tanto per il pubblico femminile quanto per quello maschile e non si deve attendere molto perché facciano la loro comparsa versioni tascabili, da portare in borsetta per un fugace ritocco soprattutto se si trascorre fuori l’intera giornata. Oggi non esiste ‘un’ deodorante, non ‘una’ combinazione di elementi per eccellenza, ma tanti deodoranti quanti ne concepisce la creatività dei produttori, relativamente agli ingredienti, alla confezione, al profumo.
COMPOSIZIONE DEI DEODORANTI Il meccanismo d’azione dei deodoranti è vario: a composti profumati sono addizionate sostanze in grado di inibire la flora batterica cutanea. Ad esempio, possono essere presenti ingredienti con proprietà anti traspiranti, cioè che riducono la quantità di sudore rilasciato sulla pelle, per alcune ore dopo l’applicazione. Alcuni di questi composti sono i sali di alluminio (cloruro o cloridrato di alluminio) o di zirconio. Di solito, i deodoranti sono formulati con una base alcolica, in quanto l’alcool è in grado di rallentare temporaneamente la crescita batterica. Tuttavia, sono disponibili anche prodotti senza alcool, formulati soprattutto per evitare le reazioni cutanee ad esso associate. Altri composti antimicrobici presenti nei deodoranti commerciali comprendono il triclosano o i composti chelanti. Infine, i deodoranti possono contenere profumi, oli essenziali o fragranze naturali che mascherano l’odore di sudore. Il sudore contiene elettroliti plasmatici, cioè cloro, sodio, potassio e acido lattico, e glucosio in percentuale minima. Al momento dell’emissione è inodore, poi la flora batterica la ‘colora’ di un odore assolutamente personale, in quanto derivante dall’interazione tra la pelle, i batteri, la specie di appartenenza.
Gli acidi grassi liberi sprigionati dai batteri determinano l’odore del sudore e, data la loro natura acida, si attivano in particolar modo negli ambienti umidi e caldi, e quindi nelle ascelle, negli spazi interdigitali e in generale nelle pieghe della cute.
E’ importante tener presente che il sudore di per sé non è nocivo per il corpo, anzi, è necessario per eliminare tutte quelle sostanze di cui l’organismo non ha bisogno e quindi la sudorazione media giornaliera, calcolata in cinquanta ml, è funzionale al mantenimento dell’equilibrio corporeo. Per questo dopo una intensa attività fisica in cui la produzione delle ghiandole sudoripare subisce un incremento occorre reintegrare i liquidi che si sono persi.
Attenzione... Nella società occidentale il culto del corpo è caratterizzato da un'esasperazione dell'igiene e della bellezza. Il problema nasce dal'azione battericicda a largo spettro che provoca un'alterazione della flora microbionta saprofita sul corpo. Non sempre avviene, alcuni riescono a sopravvivere con le problematiche che possono insorgere , scomparsi gli antagonisti. Anche i deodoranti intimi possono provocare tali problematiche: anche con la riduzione degli odori sessuali primari.