LA PELLE La pelle è a tutti gli effetti un organo ed è uno dei più estesi. Mediamente misura circa 2mq. In ogni cm2 ci sono 3 milioni di cellule epiteliali, 15 ghiandole sebacee, 1 metro di anse capillari, 4 metri di rete nervosa, 200 terminazione nervose per la percezione dolorifica, 25 per gli stimoli tattili, 12 per il caldo e 2 per il freddo. Il peso della pelle in un adulto è di circa 10 kg. cioè il 15% del peso corporeo. Ogni 27 giorni circa cambiamo completamente lo strato superficiale e durante la nostra vita perdiamo circa 20 kg. di pelle.
La pelle e' formata da tre strati interconnessi:
epidermide: (a sua volta formata da 4 strati: basale, spinoso, granuloso, corneo, più un quinto, il lucido, in sede palmare). L'epidermide è in continua crescita dall'interno verso l'esterno con formazione finale di cheratina, sostanza cornea che perdiamo ogni giorno attraverso il lavaggio e la desquamazione. La sua funzione è prevalentemente protettiva
derma: formato fondamentalmente da collagene che fornisce struttura alla pelle, da elastina che dona l'elasticità, e dalla sostanza fondamentale con funzione cementante. In esso sono presenti vasi sanguigni e linfatici, le innervazioni (corpuscoli del Meisner -sensibilità tattile, clave di Krause -sensibilità al freddo) e gli annessi cutanei (ghiandole sudoripare, follicoli piliferi, peli e relativi muscoli, ghiandole sebacee). La sua funzione è di sostegno, è la sede degli scambi nutritivi e delle funzioni sensoriali.
ipoderma: formato prevalentemente da tessuto adiposo con funzione di sostegno, di cuscinetto e di riserva calorica. È riccamente innervato (corpuscoli liberi del Pacini - sensibilità tattile e pressoria, corpuscoli del Ruffini - sensibilità tattile) e vascolarizzato.
Funzioni della pelle:
Protettiva: barriera contro stimoli meccanici (traumi, frizioni, etc.) e chimici (aggressione di agenti estranei di natura chimica) con una risposta "tampone" per ristabilire il PH acido, fisici (caldo, freddo, raggi ultravioletti etc.) con vari meccanismi di difesa legati anche alla formazione di melanina o al rilascio nel sudore di acido urocanico ad effetto schermante UV.
Respiratoria: la pelle assorbe ossigeno sia attraverso il circolo capillare interno, sia assorbendolo direttamente dall'esterno. Secondo alcuni calcoli ne assorbe fino a 5 litri di al giorno. La pelle inoltre assorbe anche anidride carbonica. Secondo la medicina energetica attraverso i suoi pori la pelle può assorbire "prana", cioè l'energia vitale presente nell'Universo.
Secretiva: eliminazione di anidride carbonica, metaboliti, scorie e tossine, acqua e sebo insieme a ioni di potassio, magnesio, calcio, cloro. Questa funzione è detta anche "ESONERATIVA" ed ha una grande importanza nei processi di guarigione. La pelle ha anche capacità assorbenti: può infatti assorbire sostanze dall'esterno, specie grassi o altre sostanze presenti nell'ambiente o direttamente applicate su di essa.
Termoregolativa: per il controllo e il mantenimento della temperatura interna, attraverso fenomeni di vasodilatazione e perdita di sudore e sali minerali, in risposta a calore, o vasocostrizione in risposta al freddo. Il fenomeno della termoregolazione si realizza costantemente anche attraverso il fenomeno della "perpiratio insensibilis" con rilascio continuo di acqua nella ragione, in normali condizioni, di circa 700ml al giorno.
Sensoriale: grazie alla sua ricca innervazione e al grande numero di terminazioni specifiche, la cute risponde e reagisce a sensazioni tattili, pressorie, termiche (caldo e freddo), dolorose. Tutto questo contribuisce all'adattamento e alla protezione dall'ambiente esterno. La sensibilità pressoria varia a seconda delle zone del corpo: sul dorso dei piedi e sui polsi, per esempio, è 3 volte e mezzo superiore all'addome o alla fronte. Questa funzione è particolarmente importante nella prima infanzia quando il senso del tatto rappresenta il collegamento diretto con la madre e condizionerà la strutturazione e lo sviluppo emotivo del bambino. La pelle nell'adulto contiene una sorta di memoria emotiva legata all'infanzia e sulla pelle si possono manifestare sottoforma di sintomi "dermatologici" (eczema, dermatiti, orticarie, ecc.) molte pulsioni e spinte emotive interne. D'altronde l'epidermide nasce dallo stesso foglietto embrionale, l'ectoderma, che dà origine al sistema nervoso centrale.
Riproduttiva: le cellule della pelle si rinnovano ogni giorno partendo dallo strato basale dell'epidermide, maturando e spostandosi verso la superficie, perdendo alla fine il nucleo e arricchendosi in cheratina. Dalla superficie della cute vengono alla fine eliminate sottoforma di lamelle cornee. Il processo avviene in 3-4 settimane circa.
Difensiva: la pelle ha un PH acido compreso tra 4.5 e 5.5 determinato in gran parte dal film idrolipidico e in particolare dai grassi presenti nel sebo, secreto dalle ghiandole sebacee. L'ambiente acido ha un'azione antibatterica, antivirale, antimicotica. È da sottolineare l'importanza dell'integrità di questo film idrolipidico che ha anche un effetto idratante indiretto (funzione barriera) impedendo l'eccessiva evaporazione dell'acqua interna. I lipidi presenti sulla pelle sono una miscela di acidi grassi liberi, trigliceridi, colesterolo, acidi grassi essenziali (linoleico), squalene e ceramidi, una composizione simile agli oli vegetali (biologici, pressati a freddo). Questa miscela determina anche l'odore caratteristico ed individuale di ogni persona.
Biochimica: nella pelle, determinata dall'azione delle radiazioni ultraviolette, si forma la forma attiva della vit.D (ergocalciferolo) partendo dalla forma provitaminica ergosterolo. La vit. D è liposolubile ed è fondamentale per il riassorbimento del calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione delle ossa.
Struttura della pelle
Strato corneo E' lo strato più superficiale, che ricopre tutta la superficie corporea. Solo le mucose interne (bocca, vagina, congiuntive ) ne sono sprovviste. Ha la funzione di protezione sia meccanica che chimica. Dove vi è una sollecitazione meccanica frequente e importante si sviluppa di più (palme delle mani e dei piedi, con il caso estremo dei "calli"). Sempre alle mani e ai piedi in cima alle dita si sviluppa uno strato corneo particolarmente compatto che forma le unghie, con una funzione meccanica importante.
Epidermide Per strato epidermico in senso stretto si intende lo strato formato dalle cellule epiteliali piatte pluristratificate. Può essere più o meno spesso a seconda della localizzazione ed inoltre anche dell'età (negli anziani diventa più sottile e fragile). E' originato dallo strato basale delle cellule epiteliali, generalmente ad andamento piuttosto ondulato (nei polpastrelli forma così l'impronta digitale). Queste cellule si riproducono ad un ritmo piuttosto elevato e si spostano sempre più verso la superficie fino a morire e a formare lo strato corneo. Nell'epidermide non vi sono vasi sanguigni e le cellule vengono nutrite per diffusione.
Derma E' lo strato di tessuto connettivo finemente vascolarizzato che sottosta all'epidermide. Anche qui lo spessore è variabile in funzione della localizzazione e dell'età. Nel derma risiedono tutti gli organelli della sensibilità (pressione, caldo, freddo, dolore) e le radici dei peli, nonché le ghiandole sudoripare e quelle sebacee. Nel derma vi è una quantità rilevante di fibre elastiche, che danno la elasticità alla pelle stessa rendendola più resistente meccanicamente. La rete di vasi sanguigni nel derma é pure sviluppata in modo da permettere la regolazione termica: in caso di caldo i capillari si allargano lasciando arrivare in superficie più sangue, la pelle si riscalda e la dispersione del calore verso l'esterno aumenta; se ciò non basta le ghiandole sudoripare secernono il sudore che bagnando la superficie della pelle la raffredda grazie al fenomeno dell'evaporazione (l'evaporazione di un liquido sottrae moltissimo calore). Le ghiandole sebacee invece ricoprono l'epidermide di un sottile strato di grasso (sebo) che grazie alle sue proprietà chimiche difende la pelle da infezioni soprattutto micotiche e la rende morbida.
Sottocute Sotto il derma vi è sempre uno strato di tessuto adiposo, con la funzione della protezione soprattutto termica (il grasso é un buon isolante). Inoltre vi è pure la funzione di riserva di energia per il corpo interno.
Funzioni della pelle La pelle è un organo di protezione ma anche di comunicazione e di regolazione con l'ambiente esterno. Si possono sintetizzare schematicamente in questo modo le sue funzioni:
-protezione del corpo dagli agenti chimici e fisici (radiazioni, acqua o sostanze corrosive)
-comunicazione con il mondo esterno tramite gli organelli di senso (pressione, temperatura, dolore)
-regolazione in particolare dell'equilibrio termico con l'ambiente circostante (traspirazione e sudorazione)
i-n alcune zone produzione di liquidi con funzione di caratterizzazione sessuale (funzione molto sviluppata negli animali, mentre nell'uomo ha perso pressoché di significato).
bibliografia * ANATOMIA & FISIOLOGIA di Gary A. Thibodeau e Kevin T. Patton, CASA EDITRICE AMBROSIANA, ISBN 88-408-0977-5 * come approfondimento: Martini F. M. & Timmons M. S.: Anatomia umana. Con CD-ROM; Edises 2 ed., 886 p., ill., 2003; ? 98,00 * come introduzione: Monfroni L.; Pavanati Bettoni C. Elementi di biologia attiva, Casa Editrice Signorelli - Milano
LA FLORA CUTANEA
La normale flora cutanea è una numerosa popolazione di microrganismi appartenenti ad un gruppo di specie sorprendentemente esiguo, considerata la varietà dei potenziali colonizzatori ai quali è esposta la superficie corporea.
Il numero degli AEROBI per cm2 varia da 100 sulla pelle asciutta a 10 milioni in aeree umide come l’ascella o le pliche interdigitali dei piedi.
Gli ANAEROBI, non frequenti in altre sedi, raggiungono concentrazioni di 10mila - 1 milione / cm2 nelle aree ricche di sebo.
I germi dimorano abitualmente nelle fessure interposte tra le squame che, alla superficie dello strato corneo, sono meno strettamente addossate. I microrganismi non sono distribuiti uniformemente, bensì aggregati in microcolonie che comprendono da poche decine a parec- chie centinaia di individui. Le ghiandole sudoripare apocrine ed eccrine e i loro dotti sono di solito sterili; gli anaerobi popolano la porzione più profonda dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee e gli stafilococchi insieme a Pytirosporum sp. il loro tratto più superficiale.
La FLORA PERMANENTE (o residente) è una stabile comunità di microrganismi, più o meno regolarmente presenti in numero apprezzabile sulla cute della maggioranza delle persone. Non ne fanno abitualmente parte germi patogeni.
Essa si mantiene costante anche per la sua capacità di aderire alle cellule cutanee.
La FLORA TEMPORANEA si localizza invece momentaneamente sulla cute pro- venendo dall’ambiente o dalle adiacenti superfici mucose. Al contrario della flora resi- dente le specie sono moltissime: poiché qualsiasi microrganismo, batterio, lievito o muffa, può almeno temporaneamente sopravvivere sulla cute, se vi trova l’ambiente adatto.
Tuttavia, essi non riescono a moltiplicarsi e a colonizzare la pelle normale per periodi prolungati e ne sono facilmente allontanati dallo sfregamento e dai disinfettanti.
Al contrario ciò è molto difficile nel caso di tegumenti malati.
Oltre alla capacità di aderire alle cellule, diversi fattori limitano la normale flora a sole poche specie e impediscono la colonizzazione e l’invasione da parte dei patogeni.
Il più importante è probabilmente un intatto STRATO CORNEO. Le sue cellule for- mano una barricata che impedisce l’accesso dei germi nell’epidermide e la sua aridità rende ardua la crescita di molte specie come i gram negativi e la Candida che, per ripro- dursi, richiedono obbligatoriamente umidità. Inoltre la strato corneo si desquama conti- nuamente, rendendo difficile a molti microrganismi di stabilirvi una residenza permanente.
Un altro fattore è il BASSO pH della pelle normale (ca. 4,4), mantenuto dagli acidi grassi che la flora cutanea residente produce durante il metabolismo del sebo.
Anche il SISTEMA IMMUNITARIO dell’ospite sembra influire sulla colonizzazione della cute: ne è prova il fatto che i difetti dell’immunità cellulare, della funzione granulocitaria o della produzione di anticorpi (di solito presenti nel sudore come IgA ed IgG) predispongono a ricorrenti e severe infezioni cutanee.
Inoltre, la stessa FLORA RESIDENTE può inibire la colonizzazione di altri microrganismi mediante l’occupazione dei siti leganti, l’esaurimento dei principi nutritivi o l’elaborazione di sostanze antibatteriche.
Qui di seguito una mappa concettuale sulla pelle.
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