L’uso del sale ha origini antichissime: 10.000 anni fa, nel Neolitico, con la nascita dell’agricoltura si modificò profondamente lo stile di vita dell’uomo. Il cambiamento nell’alimentazione che derivò dall’ampio consumo di cereali coltivati (poveri di sale), ma soprattutto la necessità di conservare a lungo, mediante salatura, le derrate alimentari deperibili (carne e pesce), rese necessario il diffuso utilizzo del Cloruro di Sodio.
E, dunque, nel Neolitico che il sale entrò a far parte dell’alimentazione umana principalmente come conservante. Solo in epoche successive, infatti, si determinò quel cambiamento del “gusto” che lo rese indispensabile come “sapore” e lo introdusse nella preparazione e nella cottura dei cibi.
Il sale divenne, quindi, un bene di prima necessità che poteva venire estratto in forma solida dai depositi di salgemma o ricavato attraverso la cristallizzazione di acqua salata. Il controllo della sua produzione costituì un obiettivo primario per le comunità più antiche che si arricchirono con tale commercio, paragonabile a quello dell’ossidiana, dell’ambra e, in periodi più recenti, delle spezie e della seta.
Le popolazioni che abitavano lungo le coste europee in età pre-protostorica producevano limitate quantità di sale facendo bollire l’acqua di mare sino ad ottenere la cristallizzazione ed il deposito del cloruro di sodio.
Successivamente comparve un metodo di produzione più intensivo: quello delle grandi saline ad evaporazione solare. L’acqua marina, raccolta in grandi vasche artificiali disposte in prossimità dei litorali, evaporava naturalmente permettendo così la concentrazione del cloruro di sodio.
Estese saline di questo tipo sono note presso le popolazioni italiche, ma furono sicuramente i Romani a fare della produzione del sale una vera e propria industria di cui detenevano il monopolio. Tale industria era strettamente legata a quella delle conserve salate di pesce, tra le quali eccelleva il garum.
Nel I secolo dopo Cristo il sale era ormai parte della cultura romana: Plinio, infatti, afferma (Naturalis Historia XXXI, 88) che non era possibile concepire una vita civilizzata senza di esso.
Come ricordano le fonti antiche ampie zone delle coste italiane erano occupate da impianti per la produzione del sale; i più importanti furono, probabilmente, quelli situati vicino Roma, in prossimità delle foce del Tevere. Si tratta delle saline di Ostia e di quelle, di origine etrusca, collocate presso la moderna Fiumicino e note nell’antichità con il nome di Campus Salinarum Romanarum. Scavi archeologici attualmente in corso intorno all’Aeroporto Leonardo da Vinci (Fiumicino) stanno riportando in luce le canalizzazioni, le vasche di evaporazione e le infrastrutture produttive che costituivano il cuore delCampus Salinarum Romanarum.
Ben nota è anche la strada che proprio dal sale prendeva il suo nome, la Via Salaria, attraverso la quale questo prodotto giungeva da Roma sino alle zone più interne della penisola.
Il sale, dunque, condizionò profondamente lo sviluppo delle società antiche; la sua centralità nella vita dell’uomo è largamente testimoniata nella letteratura, nella mitologia e nelle religioni. Valga per tutti un passo del Discorso della Montagna in cui Gesù, rivolgendosi agli Apostoli, dice ”Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato?” (Matteo 5,13). fonte: sale.it
Chimica e aspetti nutrizionali del sale
Cloruro di sodio è il nome chimico del più comunemente noto "sale da cucina"; si tratta del sale sodico dell'acido cloridrico, che alla vista risulta cristallino ed incolore, caratterizzandosi per colore e sapore tipici. NaCl: Cloruro di sodio
Cloruro di sodio Formula: NaCl Massa molare: 58,44 g/mol Densità: 2,16 g/cm³ Punto di fusione: 801 °C Punto di ebollizione: 1.413 °C Classificazione: Sale Solubili in: Acqua, Metanolo, Acido formico, Glicerolo, Glicole propilenico, Formammide, Ammoniaca
Il sale da cucina è un esaltatore di sapidità, cioè favorisce (o dovrebbe favorire) la palatabilità dei cibi preparati. Inoltre, rappresenta uno deiconservantiosmotici più utilizzati nell'industria alimentare. Il sale da cucina è facilmente reperibile in natura, sia come cristallo terrestre (salgemma) che come elettrolita dell'acqua marina, dalla quale può essere estratto direttamente (desalinizzazione) o indirettamente dai cristalli depositati sul terreno. Uno dei metodi più antichi per la raccolta del sale marino da cucina è l'evaporazione solare dell'acqua di mare, operata nelle così dette saline; inoltre, nella produzione del sale marino viene effettuata una certa raffinazione, che prevede la separazione, quindi l'esclusione, di altri tipi di sale dal cloruro di sodio. Artificialmente, l'evaporazione dell'acqua può essere ottenuta mediante l'utilizzo della corrente elettrica.
Tipi di sale da cucinaIl sale da cucina può essere classificato in base alla
Sale asodico: totalmente privo di sodio; anch'esso trova applicazione nella lotta all'ipertensione arteriosa
Sale iodato: è addizionato in iodio; si tratta di un sale dietetico ad ampio consumo. Il suo impiego è stato suggerito per la lotta alla carenza iodica di popolazione e per la riduzione delle relative complicanze tiroidee
Sale da cucina: aspetti nutrizionaliIl sale da cucina, come già esposto, è il frutto della cristallizzazione di sodio (Na) e cloro (Cl) in proporzioni del 40% e 60%; se ne evince che per ogni grammo di sale da cucina vengono introdotti 0,40 g di sodio e 0,60 g di cloro. A livello nutrizionale, al contrario di quanto avviene per altri micronutrienti, sia per il sodio che per il cloro è piuttosto semplice raggiungere i livelli di assunzione raccomandata (LARN), che sono rispettivamente:
Na+ - 575-3500 mg/die per gli adulti (ma non meno di 69-460 mg/die) equivalenti a 1,5-8,8g di sale da cucina)
Cl- - 900-5300 mg/die per gli adulti (1,5-8,8g di sale da cucina)
Nel caso in cui si faccia utilizzo frequente di sale integrale (ricco di altri ioni), iposodico (contenente K) o iodato (contenente iodio) si aumentano proporzionalmente i livelli di assunzione di altri elettroliti a discapito del cloruro di sodio. I minerali di maggior interesse nutrizionale sono:
Potassio (K): principale catione intracellulare; fondamentale per il passaggio trans-membrana cellulare di molecole contro gradiente di concentrazione, e per il mantenimento dell'equilibrio acido-base. L'apporto minimo è facile da raggiungere (1600 mg/die), mentre l'eccesso è FISIOLOGICAMENTE improbabile; tuttavia, si consiglia (soprattutto in presenza di alterazioni della funzionalità renale) di NON abusare di sale contenente potassio in quanto potrebbe essere fonte di assunzioni eccessive.
Iodio (I): costituente fondamentale degli ormoni tiroidei, pertanto la sua funzione è principalmente di bio-regolazione. La carenza è diffusa e quasi ubiquitaria tra le regioni della penisola italiana; questa, se grave, può determinare il "gozzo tiroideo" ed al fine d prevenirne l'insorgenza si consiglia di assumerne ALMENO 150 µg/die di iodio. In gravidanza sarebbe opportuno raggiungere un ulteriore surplus di 25 µg/die.
Magnesio (Mg): è importantissimo in molti processi metabolici ed anche nel trasporto trans-membrana cellulare energia-dipendente; inoltre, il magnesio costituisce più di 300enzimi differenti. L'apporto di minimo di magnesio può attestarsi sui 210-320mg/die, ma si consiglia un range di sicurezza pari a 150-500mg/die.
Consigli utili per la casa
Il sale è ottimo per delucidare e pulire i pavimenti di casa. Ecco il procedimento: aggiungere una manciata di sale grosso all’acqua destinata al lavaggio del pavimento, insieme a un cucchiaio di aceto. Tale miscela è ottima se usata anche come spray allo scopo di disinfettare le superfici di casa. State attente a non utilizzarlo invece sul marmo, potreste danneggiarlo. Inoltre, secondo alcuni riti popolari, pare che acqua e sale per lavare la casa sarebbe un modo per purificare la propria casa spiritualmente. Deumidificatore con il sale. Il sale è utile anche per aiutare a sconfiggere l’insorgere di muffe, come? Combatte l’umidità: inserite in diversi sacchetti traspiranti, da mettere all’altezza di una vaschetta in cui sarà raccolta l’acqua. O ancora: potete asciugare e tagliare una bottiglia di plastica, inserirvi dentro 200 grammi di sale grosso; in seguito, unite nuovamente le due parti, e lasciatele in frigorifero per una notte. Mettete la bottiglia nella stanza soggetta a umidità. Nel giro di 3-4 giorni il sale assorbirà l’acqua. Se rimane del sale, usatelo insieme a un po’ di aceto e un litro d’acqua bollente per igienizzare gli scarichi della casa. Il sale ha un effetto lucidante. E’ utile per lucidare posate o argenteria annerita. Ecco come fare: preparate una pasta, mescolando farina, aceto e sale. In seguito, strofinate gli oggetti di casa fatti di materiale che sia argento, ottone e rame. Per pulire l’acciaio del lavello servitevi di sale e limone. Procuratevi una bacinella e immergete dentro i capi con acqua fredda insieme a una manciata di sale grosso e due cucchiai di aceto. Il metodo è efficace soprattutto sui capi indiani e serve a fissare il colore. Efficace contro le macchie. Il sale torna utile anche per smacchiare capi o tovaglie. Predente un cucchiaio di sale e fatelo riposare per circa 15 minuti, poi lavatelo con acqua calda. Per sbiancare tessuti quali cotone e lino, metteteli a bagno durante tutta la notte con acqua e sale grosso. Per lavare la caffettiera. Sappiamo bene che va lavata senza sapone. Un consiglio, però, per igienizzarla e tenerla pulita sono 3 cucchiai di sale con un po’ di succo di limone. Risciacquare il tutto con acqua. Il sale in cucina. E’ utile per la grigliata: riduce il fumo e la fiamma. Quando lavate le verdure, invece, aggiungete il sale fino all’acqua. In questo modo eliminerete più velocemente terriccio e sostanze antiparassitarie. Il sale come deodorante naturale. Il sale serve ad assorbire gli odori in maniera efficare. Ecco come fare: posizionate una manciata di sale insieme a un po’ di bicarbonato e mettetele dentro scarpe sportive e calzature. Lasciatele riposare per una notte. Altra cosa da sapere, è che il sale combatte anche le macchie di sudore. Versate dell’aceto di vino bianco sulla macchia affinché sia tolto l’alone giallo. Successivamente, immergete il capo nell’acqua insieme a due cucchiai di sale grosso. Il sale fa anche da antimuffa naturale. Procedimento: mescolare sale e succo di limone, poi fate asciugare e sciacquate. In caso di oggetti arrugginiti, quali chiavi, immergeteli in una soluzione di acqua calda, sale e limone. Infine, strofinate il tutto con una spazzola. Pulire bottiglie e barattoli. Semplice: basta un po’ di acqua calda, aceto e una manciata di sale grosso. Agitate il tutto e poi lavate i contenitori in vetro con acqua fredda.