Le tinture nella storia La colorazione ha radici profonde nella storia: quella che noi oggi chiamiamo colorazione, non è altro che una forma più evoluta di una prassi che ha radici nella notte dei tempi, in luoghi diversi legati tra loro da scopi comuni: distinguersi dalle altre tribù e il piacere di prendersi cura di sé per piacere agli altri. Nel neolitico veniva usata la terra d’ocra,gialla e rossa. Cleopatra usava l’henné e parrucche nere intrecciate con fili d’oro. Le donne romane avevano il proprio salone di bellezza in casa: c’erano persone addette solo alla colorazione,solo all’acconciatura etc. Ovidio testimonia che le donne romane portassero capelli di colori diversi: l’azzurro era richiestissimo. Ma la miglior scuola la fecero le donne etrusche. Le diverse incursioni romane al nord, fecero desiderare il colore biondo, pertanto dalla Gallia e dalla Germania, il capitale umano riforniva abbondantemente Roma di capelli biondi, trattati con calce viva per schiarirli ancor di più e creare le primordiali parrucche ed extension. Per coprire i capelli bianchi venivano utilizzate a quel tempo formule con sali di rame, d’argento e piombo. Durante il Rinascimento, per ispirare il famoso Rosso Tiziano (biondo ramato), i capelli venivano lavati di frequente con lisciva e asciugati al sole, oggi noi diremmo “sbiaditi e scoloriti”. Beatrice Sforza, per schiarire i capelli usava una mistura di grano, bile di bue, radici di noci e zafferano. Un intero libro non basterebbe a raccontare cosa le donne e anche gli uomini, non siano stati disposti a fare per tingere i capelli, ma quel che interessa a noi è che questo rito ancestrale è rimasto invariato nei millenni e nei secoli...
Il chimismo Tinture permanenti per capelli Le tinture permanenti hanno come struttura molecolare di partenza il benzene, che presenta dei sostituenti in posizione para e in posizione meta, con gruppi elettrondonatori come ad esempio gruppi ammidici od ossidrili. Dobbiamo tenere in considerazione che le tinture permanenti sono sempre formate da una coppia di reagenti, un colorante intermedio primario ed un colorante detto copulante. I coloranti intermedi primari sono la p-fenildiammina e il p-amminofenolo, mentre i copulanti o coloranti intermedi secondari sono gli 1-naftoli, le m-diammine, gli m-amminofenoli, i resorcinoli ed i pirazoloni.
Tinture semi-permanenti e temporanee per capelli e tinture semi-permanenti si possono trovare in commercio sottoforma di lozioni, aerosol o schiume pronte all'uso.
I vantaggi di queste tinture sono:
Non è necessaria una reazione chimica per sviluppare la colorazione;
Semplicità d'uso;
Coprono fino al 30 - 40% dei capelli;
Possono offrire delle sfumature di colore;
Possono essere applicate direttamente sui capelli bagnati.
L'unico difetto è che le tinture semi-permanenti possono dare delle interazioni deboli tra coloranti e capelli.
Attenzione Molte sostanze chimiche vengono assorbite dalla cute, si ritrovano nelle urine dopo poche ore per la sintesi metabolica.. Sono consigliabili le tinture semipermanenti sotto certi aspetti, anche se il contatto prolungato nel tempo di sostanze chimiche è sempre pericoloso.