Le vernici ...queste sconosciute!
La vernice è un prodotto indispensabile per proteggere e abbellire una superficie, quale può essere un muro domestico o altri componenti di un edificio. Bisogna prestare molta attenzione alle vernici tossiche.
La vernice, detta anche pittura o smalto se contiene pigmenti colorati, è in sostanza composta da:
L’argomento dell’inquinamento indoor desta un crescente interesse, in un contesto di sempre maggiore attenzione del consumatore verso tutti i problemi connessi con la salute: l’inquinamento ambientale.
E’ importante riflettere sul fatto che circa l’80% delle nostre attività quotidiane si svolge in ambienti chiusi (casa, ufficio, edifici pubblici, centri commerciali, etc.).
Da molti anni si conducono studi e monitoraggi sull’aria e sull’inquinamento ambientale, ma solo di recente l’attenzione si è spostata sugli ambienti in cui trascorriamo molto più tempo e in cui ci sentiamo protetti dalle minacce dell’aria esterna, spesso inquinata, specie nelle grandi città.
Inquinamento indoor?
• materiali da costruzione
• pitture murali, collanti, materiali isolanti, vernici in genere, pvc, tessuti vari
• elementi d’arredo
• solventi e detergenti domestici
• prodotti cosmetici
• deodoranti per l’ambiente
• attività come la cucina, il consumo di tabacco
• computer, stampanti, fotocopiatrici
Si pensi poi, che ogni qualvolta si apre la finestra per “cambiare l’aria”, tutte le componenti inquinanti presenti all’esterno
“entrano” in casa nostra.
Canali di contatto:
Assorbimento per inalazione
Le fonti di pericolo per inalazione sono costituite dalle emissioni residue, ovvero le sostanze organiche volatili che non sono completamente evaporate nel corso del processo industriale di verniciatura; possono quindi dar luogo
ad odori persistenti e spesso molto fastidiosi.
Le migliori soluzioni di verniciatura per ridurre il problema delle emissioni residue sono quelle esenti da solventi aromatici, stirolo e monomeri acrilici.
Assorbimento per contatto cutaneo
La pelle assorbe per contatto le sostanze poco volatili presenti sulle superfici: non evaporando nell'ambiente, queste sostanze migrano all'esterno attraverso la pellicola di vernice e possono essere assorbite per contatto cutaneo.
Veicoli di trasmissione possono essere i manufatti verniciati con cui si viene a contatto diretto, quali sedie, superfici piane, parquet, strutture e interni di armadi verniciati e gli oggetti che stanno a contatto diretto e prolungato con questi (indumenti, ecc.).
Assorbimento per ingestione
Questa problematica è circoscritta a mobili e ad altri articoli per la prima infanzia e riguarda la possibilità che i bambini ingeriscano, attraverso la saliva, componenti nocivi potenzialmente presenti in alcune vernici.
I metalli pesanti sono pericolosi, in particolare per organismi ancora in via di sviluppo, e quindi con minori difese, come quelli dei bambini.
E' quindi importante che i prodotti vernicianti utilizzati non contengano ftalati e che non contengano pigmenti a base di
cromo e piombo.
VERNICI: composte di solventi molto tossici.i. Pericolose per l'SNC, l’apparato respiratorio. Tra le altre sostanze pericolose annoveriamo il pentaclorofenolo (PCP per protezione del legno da funghi parassiti). PAtologie connesse: cirrosi epatica, atrofia del midollo osseo e disturbi al SNC. In alcuni paesi è proibito, in altri è presente negli imballaggi per alimenti.
PIGMENTI : si annoverano il il 1. piombo e il cromo . Il piombo si accumula nelle ossa e nei denti, provocando danni alla composizione sanguigna e al sistema immunitario. Il cromo è cancerogeno, e le polveri sono pericolose per i polmoni, se inalate. Anche il biossido di titanio è molto usato come pigmento bianco: è sospetto cancerogeno.
La vernice, detta anche pittura o smalto se contiene pigmenti colorati, è in sostanza composta da:
- una sostanza filmogena (oli siccativi, resine naturali, polimeri e policondensati, esteri della cellulosa, bitumi ecc.) in grado di formare una pellicola sottile e trasparente elastica sulla superficie che la riceve;
- un solvente (idrocarburi, alcoli, eteri ecc.), ovvero un liquido che scioglie e rende fluida la sostanza di cui sopra e che vi è contenuta o in soluzione oppure in dispersione che, una volta evaporato, dà origine alla pellicola protettiva.
L’argomento dell’inquinamento indoor desta un crescente interesse, in un contesto di sempre maggiore attenzione del consumatore verso tutti i problemi connessi con la salute: l’inquinamento ambientale.
E’ importante riflettere sul fatto che circa l’80% delle nostre attività quotidiane si svolge in ambienti chiusi (casa, ufficio, edifici pubblici, centri commerciali, etc.).
Da molti anni si conducono studi e monitoraggi sull’aria e sull’inquinamento ambientale, ma solo di recente l’attenzione si è spostata sugli ambienti in cui trascorriamo molto più tempo e in cui ci sentiamo protetti dalle minacce dell’aria esterna, spesso inquinata, specie nelle grandi città.
Inquinamento indoor?
• materiali da costruzione
• pitture murali, collanti, materiali isolanti, vernici in genere, pvc, tessuti vari
• elementi d’arredo
• solventi e detergenti domestici
• prodotti cosmetici
• deodoranti per l’ambiente
• attività come la cucina, il consumo di tabacco
• computer, stampanti, fotocopiatrici
Si pensi poi, che ogni qualvolta si apre la finestra per “cambiare l’aria”, tutte le componenti inquinanti presenti all’esterno
“entrano” in casa nostra.
Canali di contatto:
Assorbimento per inalazione
Le fonti di pericolo per inalazione sono costituite dalle emissioni residue, ovvero le sostanze organiche volatili che non sono completamente evaporate nel corso del processo industriale di verniciatura; possono quindi dar luogo
ad odori persistenti e spesso molto fastidiosi.
Le migliori soluzioni di verniciatura per ridurre il problema delle emissioni residue sono quelle esenti da solventi aromatici, stirolo e monomeri acrilici.
Assorbimento per contatto cutaneo
La pelle assorbe per contatto le sostanze poco volatili presenti sulle superfici: non evaporando nell'ambiente, queste sostanze migrano all'esterno attraverso la pellicola di vernice e possono essere assorbite per contatto cutaneo.
Veicoli di trasmissione possono essere i manufatti verniciati con cui si viene a contatto diretto, quali sedie, superfici piane, parquet, strutture e interni di armadi verniciati e gli oggetti che stanno a contatto diretto e prolungato con questi (indumenti, ecc.).
Assorbimento per ingestione
Questa problematica è circoscritta a mobili e ad altri articoli per la prima infanzia e riguarda la possibilità che i bambini ingeriscano, attraverso la saliva, componenti nocivi potenzialmente presenti in alcune vernici.
I metalli pesanti sono pericolosi, in particolare per organismi ancora in via di sviluppo, e quindi con minori difese, come quelli dei bambini.
E' quindi importante che i prodotti vernicianti utilizzati non contengano ftalati e che non contengano pigmenti a base di
cromo e piombo.
VERNICI: composte di solventi molto tossici.i. Pericolose per l'SNC, l’apparato respiratorio. Tra le altre sostanze pericolose annoveriamo il pentaclorofenolo (PCP per protezione del legno da funghi parassiti). PAtologie connesse: cirrosi epatica, atrofia del midollo osseo e disturbi al SNC. In alcuni paesi è proibito, in altri è presente negli imballaggi per alimenti.
PIGMENTI : si annoverano il il 1. piombo e il cromo . Il piombo si accumula nelle ossa e nei denti, provocando danni alla composizione sanguigna e al sistema immunitario. Il cromo è cancerogeno, e le polveri sono pericolose per i polmoni, se inalate. Anche il biossido di titanio è molto usato come pigmento bianco: è sospetto cancerogeno.
1.Saturnismo: malattia professionale, a decorso generalmente cronico, dovuta ad assorbimento di Pb o di suoi composti. E' stata fino agli anni '80 in Italia la tecnopatia
più frequente, dopo la silicosi.
Piombo:Il piombo è un minerale, simbolo Pb, numero atomico 82. È un metallo tenero, denso, duttile e malleabile, ha una bassa conducibilità, è molto resistente alla corrosione e parzialmente resistente agli acidi (resiste all'acido solforico, si scioglie con l'acido nitrico). Di colore bianco azzurrognolo, esposto all'aria si colora di grigio scuro. Si presume che tutto il piombo esistente sia derivato dal decadimento dell'uranio(U) 238 che si trasforma in piombo (Pb) con un tempo di dimezzamento di circa 4.51 miliardi di anni.
Il piombo allo stato nativo esiste, ma è piuttosto raro. In genere viene trovato associato allo zinco, all'argento e principalmente al rame, viene quindi estratto insieme a questi metalli. Può inoltre ritrovarsi associato a zolfo o a carbonio, il minerale più comune è la galena (solfuro di piombo, PbS), che ne contiene l'86,6%. Altri minerali comuni sono la cerussite (carbonato di piombo, PbCO3) e l'anglesite (solfato di piombo, PbSO4). Gran parte del piombo in uso oggigiorno proviene però da fonti riciclate.
Il piombo è un metallo velenoso, può provocare intossicazioni sia di tipo sociale (extraprofessionale) sia di tipo professionale.
il valore limite di esposizione ambientale in un turno lavorativo di 8 ore pari a 0,15 mg/m3
Modalità di assorbimento del piombo
· Via alimentare (maggiormente in ambito extraprofessionale, tramite alimenti contaminati)
· Via respiratoria (maggiormente in ambito professionale tramite vapori, fumi e polveri, soprattutto se le polveri hanno diametro inferiore a 10 micron)
· Via cutanea (maggiormente Pb organico come Tetraetile, tetrametile, stearato, naftenato, ecc.
Un esempio di assorbimento di piombo che si verificava tramite più modalità (inalato per vapori, per contatto cutaneo e per ingestione accidentale) è dato dalla vecchia “benzina piombata”, cioè benzina in cui veniva aggiunto tetraetile di piombo con effetto antidetonante. Attualmente tale molecola non viene più utilizzata a tale scopo, la benzina è stata arricchita di amine aromatiche le quali tuttavia sono più cancerogene, soprattutto se il veicolo non è dotato di marmitta catalitica.
Modalità di distribuzione in circolo del piombo
Si distribuisce al sangue, laddove risiede maggiormente all’interno dei globuli rossi e in piccola parte (10% circa) nel plasma legato a proteine o come frazione libera. Si distribuisce poi ai tessuti di accumulo, in particolare il tessuto osseo, laddove si deposita nel tessuto trabecolare e nel tessuto corticale compatto. La emivita del piombo nel tessuto osseo è di 7 anni. E i tessuti di fegato e rene, laddove la emivita è di 2 mesi.
L’escrezione avviene:
· Via fecale (bile, secreto pancreatico, secreto gh. Intestinali, perdita epitelio intestino)
· Escrezione urinaria (filtrazione glomerulare, escrezione tubulare)
· Latte
· Sudore
· Annessi cutanei (Capelli & Unghie)
Patologia e clinica
L’avvelenamento da piombo prende il nome di Saturnismo. L’intossicazione può essere acuta o cronica.
Gli effetti tossici si manifestano principalmente a carico di:
1) Midollo osseo (interferenza con l’emopoiesi e con l’emoglobinogenesi)
2) Sistema nervoso (encefalopatia saturnina, danni ai nervi periferici)
3) Rene (nefropatia da tubulopatia, insufficienza renale acuta o cronica, rene grinzo saturnino)
- il valore limite biologico tollerato pari a 60 microgrammi/dl per gli uomini e 40 microgrammi/dl per le donne.
2.Creomo
Il cromo e' un metallo duro, lucido, color grigio acciaio; puo' essere facilmente lucidato, fonde con difficolta' ed e' molto resistente alla corrosione.Il nome "cromo deriva dalla parola greca "chroma", che vuol dire "colore", a causa del gran numero di composti vivacemente colorati di tale elemento. Gli stati di ossidazione piu' comuni del cromo sono +2, +3 e +6, di cui +3 e' il piu' stabile; stati +4 e +5 sono relativamente rari. I composti del cromo +6 (cromo esavalente) sono potenti ossidanti.
Il cromo trivalente e' un oligonutriente essenziale, necessario per il corretto metabolismo degli zuccheri nel corpo umano: una carenza di cromo influenza la capacita' dell'insulina di regolare il livello di glucosio nel sangue.Il cromo e' instabile in ossigeno, produce immediatamente uno strato sottile di ossido che e' impermeabile.
Viene estratto come minerale cromite (FeCr2O4). I minerali di cromo sono oggi estratti in Sudafrica, Zimbabwe, Finlandia, India, Kazakhstan ed Filippine. Un totale di 14 milioni di tonnellate di minerali di cromo vengono estratti. Le riserve sono stimate essere dell'ordine di 1 miliardo di tonnellate con i depositi non sfruttati in Groenlandia, Canada e Stati Uniti.
Tossicita'; Le persone possono essere esposte a cromo con la respirazione, mangiando o bevendo ed attraverso il contatto della pelle con cromo o composti di cromo. . Per la maggior parte delle persone il consumo di alimenti che contengono cromo (III) e' la via principale di assunzione di cromo, dal momento che il cromo (III) si presenta naturalmente in molte verdure, frutte, carni, lieviti e farinacei. . Quando si conserva il cibo in contenitori d'acciaio o in lattine la concentrazione di cromo puo' aumentare.
Il cromo (III) e' una sostanza nutriente essenziale per gli esseri umani e la sua scarsita' puo' causare gli disturbi al cuore, problemi al metabolismo e diabete. Ma l'assorbimento di una quantita' eccessiva di cromo (III) puo' causare anche problemi di salute, per esempio chiazze cutanee.
Il cromo (VI) e' un pericolo per la salute umana, principalmente per le persone che lavorano nel' industria tessile e siderurgica. Anche le persone che fumano tabacco hanno una maggiore probabilita' di esposizione a cromo e a seguito di inalazione puo' causare irritazione e sanguinamento del naso. Altri problemi di salute che sono causati da cromo (VI) sono:
Cancerogenicita':
il cromo e la maggior parte dei composti del cromo trivalente sono stati elencati dal programma nazionale di tossicologia (NTP) come aventi insufficienti prove di carcinogenicita' negli animali da laboratorio. Secondo il NTP, esiste un'evidenza sufficiente di cancerogenicita' per gli animali da laboratorio per i seguenti composti esavalenti del bicromato di potassio; cromato di calcio triossido di cromo, cromato di piombo, cromato di stronzio, e cromato di zinco. L'ente internazionale per ricerca sul cancro (IARC) ha classificato il cromo metallico ed i relativi composti trivalenti all'interno del gruppo 3 (l'agente non e' classificabile quanto alla relativa cancerogenicita' per gli esseri umani.) Il cromo non e' regolato come agente cancerogeno dall'OSHA (29 CFR Subpart 1910 Z). L'ACGIH ha classificato il bicromato di potassio metallico ed i suoi composti trivalenti come A4, non classificabili come agente cancerogeno umano.
più frequente, dopo la silicosi.
Piombo:Il piombo è un minerale, simbolo Pb, numero atomico 82. È un metallo tenero, denso, duttile e malleabile, ha una bassa conducibilità, è molto resistente alla corrosione e parzialmente resistente agli acidi (resiste all'acido solforico, si scioglie con l'acido nitrico). Di colore bianco azzurrognolo, esposto all'aria si colora di grigio scuro. Si presume che tutto il piombo esistente sia derivato dal decadimento dell'uranio(U) 238 che si trasforma in piombo (Pb) con un tempo di dimezzamento di circa 4.51 miliardi di anni.
Il piombo allo stato nativo esiste, ma è piuttosto raro. In genere viene trovato associato allo zinco, all'argento e principalmente al rame, viene quindi estratto insieme a questi metalli. Può inoltre ritrovarsi associato a zolfo o a carbonio, il minerale più comune è la galena (solfuro di piombo, PbS), che ne contiene l'86,6%. Altri minerali comuni sono la cerussite (carbonato di piombo, PbCO3) e l'anglesite (solfato di piombo, PbSO4). Gran parte del piombo in uso oggigiorno proviene però da fonti riciclate.
Il piombo è un metallo velenoso, può provocare intossicazioni sia di tipo sociale (extraprofessionale) sia di tipo professionale.
il valore limite di esposizione ambientale in un turno lavorativo di 8 ore pari a 0,15 mg/m3
Modalità di assorbimento del piombo
· Via alimentare (maggiormente in ambito extraprofessionale, tramite alimenti contaminati)
· Via respiratoria (maggiormente in ambito professionale tramite vapori, fumi e polveri, soprattutto se le polveri hanno diametro inferiore a 10 micron)
· Via cutanea (maggiormente Pb organico come Tetraetile, tetrametile, stearato, naftenato, ecc.
Un esempio di assorbimento di piombo che si verificava tramite più modalità (inalato per vapori, per contatto cutaneo e per ingestione accidentale) è dato dalla vecchia “benzina piombata”, cioè benzina in cui veniva aggiunto tetraetile di piombo con effetto antidetonante. Attualmente tale molecola non viene più utilizzata a tale scopo, la benzina è stata arricchita di amine aromatiche le quali tuttavia sono più cancerogene, soprattutto se il veicolo non è dotato di marmitta catalitica.
Modalità di distribuzione in circolo del piombo
Si distribuisce al sangue, laddove risiede maggiormente all’interno dei globuli rossi e in piccola parte (10% circa) nel plasma legato a proteine o come frazione libera. Si distribuisce poi ai tessuti di accumulo, in particolare il tessuto osseo, laddove si deposita nel tessuto trabecolare e nel tessuto corticale compatto. La emivita del piombo nel tessuto osseo è di 7 anni. E i tessuti di fegato e rene, laddove la emivita è di 2 mesi.
L’escrezione avviene:
· Via fecale (bile, secreto pancreatico, secreto gh. Intestinali, perdita epitelio intestino)
· Escrezione urinaria (filtrazione glomerulare, escrezione tubulare)
· Latte
· Sudore
· Annessi cutanei (Capelli & Unghie)
Patologia e clinica
L’avvelenamento da piombo prende il nome di Saturnismo. L’intossicazione può essere acuta o cronica.
Gli effetti tossici si manifestano principalmente a carico di:
1) Midollo osseo (interferenza con l’emopoiesi e con l’emoglobinogenesi)
2) Sistema nervoso (encefalopatia saturnina, danni ai nervi periferici)
3) Rene (nefropatia da tubulopatia, insufficienza renale acuta o cronica, rene grinzo saturnino)
- il valore limite biologico tollerato pari a 60 microgrammi/dl per gli uomini e 40 microgrammi/dl per le donne.
2.Creomo
Il cromo e' un metallo duro, lucido, color grigio acciaio; puo' essere facilmente lucidato, fonde con difficolta' ed e' molto resistente alla corrosione.Il nome "cromo deriva dalla parola greca "chroma", che vuol dire "colore", a causa del gran numero di composti vivacemente colorati di tale elemento. Gli stati di ossidazione piu' comuni del cromo sono +2, +3 e +6, di cui +3 e' il piu' stabile; stati +4 e +5 sono relativamente rari. I composti del cromo +6 (cromo esavalente) sono potenti ossidanti.
Il cromo trivalente e' un oligonutriente essenziale, necessario per il corretto metabolismo degli zuccheri nel corpo umano: una carenza di cromo influenza la capacita' dell'insulina di regolare il livello di glucosio nel sangue.Il cromo e' instabile in ossigeno, produce immediatamente uno strato sottile di ossido che e' impermeabile.
Viene estratto come minerale cromite (FeCr2O4). I minerali di cromo sono oggi estratti in Sudafrica, Zimbabwe, Finlandia, India, Kazakhstan ed Filippine. Un totale di 14 milioni di tonnellate di minerali di cromo vengono estratti. Le riserve sono stimate essere dell'ordine di 1 miliardo di tonnellate con i depositi non sfruttati in Groenlandia, Canada e Stati Uniti.
Tossicita'; Le persone possono essere esposte a cromo con la respirazione, mangiando o bevendo ed attraverso il contatto della pelle con cromo o composti di cromo. . Per la maggior parte delle persone il consumo di alimenti che contengono cromo (III) e' la via principale di assunzione di cromo, dal momento che il cromo (III) si presenta naturalmente in molte verdure, frutte, carni, lieviti e farinacei. . Quando si conserva il cibo in contenitori d'acciaio o in lattine la concentrazione di cromo puo' aumentare.
Il cromo (III) e' una sostanza nutriente essenziale per gli esseri umani e la sua scarsita' puo' causare gli disturbi al cuore, problemi al metabolismo e diabete. Ma l'assorbimento di una quantita' eccessiva di cromo (III) puo' causare anche problemi di salute, per esempio chiazze cutanee.
Il cromo (VI) e' un pericolo per la salute umana, principalmente per le persone che lavorano nel' industria tessile e siderurgica. Anche le persone che fumano tabacco hanno una maggiore probabilita' di esposizione a cromo e a seguito di inalazione puo' causare irritazione e sanguinamento del naso. Altri problemi di salute che sono causati da cromo (VI) sono:
- Eruzioni cutanee
- Problemi di stomaco e ulcera
- Problemi respiratori
- Indebolimento del sistema immunitario
- Danni a fegato e polmoni
- Alterazione del materiale genetico
- Cancro ai polmoni
- Morte
Cancerogenicita':
il cromo e la maggior parte dei composti del cromo trivalente sono stati elencati dal programma nazionale di tossicologia (NTP) come aventi insufficienti prove di carcinogenicita' negli animali da laboratorio. Secondo il NTP, esiste un'evidenza sufficiente di cancerogenicita' per gli animali da laboratorio per i seguenti composti esavalenti del bicromato di potassio; cromato di calcio triossido di cromo, cromato di piombo, cromato di stronzio, e cromato di zinco. L'ente internazionale per ricerca sul cancro (IARC) ha classificato il cromo metallico ed i relativi composti trivalenti all'interno del gruppo 3 (l'agente non e' classificabile quanto alla relativa cancerogenicita' per gli esseri umani.) Il cromo non e' regolato come agente cancerogeno dall'OSHA (29 CFR Subpart 1910 Z). L'ACGIH ha classificato il bicromato di potassio metallico ed i suoi composti trivalenti come A4, non classificabili come agente cancerogeno umano.